venerdì 17 aprile 2009

La “fontana dello Stretto” senza collaudo da quasi sei anni


La fontana-rotatoria di piazza Corrado Rizzone, meglio conosciuta come “fontana dello Stretto” ancora al centro dell’attenzione e delle polemiche. La struttura, finita di costruire dall’impresa “3 D” di Favara nel novembre del 2003, a distanza di quasi sei anni è ancora priva di collaudo. E’ stato l’assessore al ramo della nuova Amministrazione Comunale, Elio Scifo, allorché, avendo deciso di apportare dei miglioramenti all’impianto, progettato dall’architetto romano Francesco Cellini, è venuto a conoscenza dell’assenza del certificato di collaudo, collaudo che sarebbe dovuto essere eseguito al completamento dell’opera. Nel 2004 fu inviata una lettera all’impresa costruttrice e altre due sono state spedite nel 2005 perché fossero apportate delle modifiche previste in una perizia di variante redatta nel 2003, ma ad oggi nulla di fatto. La fontana, tra l’altro, è all’asciutto da quasi due anni per via di un grave guasto all’impianto che genera il flusso dell’acqua, dando in questo modo un’immagine a dir poco squallida e degradata del sito. La struttura, oggetto di polemiche sin dalla sua costruzione, non è stata mai apprezzata dalla maggior parte dei modicani e da più parti in questi anni sono state proposte delle modifiche sostanziali volte anche al suo restringimento causa, secondo molti, del congestionamento del traffico in quella zona. Recentemente è stato proposto un progetto, di un tecnico modicano in pensione, volto alla sua sistemazione e al suo completamento. L’appassionato progettista ha realizzato un plastico che è stato esposto al Palazzo di Città dove appassionati e curiosi cittadini hanno potuto apprezzare il coraggioso progetto che, tra l’altro, una volta realizzato, non peserebbe più di tanto sulle finanze del Comune visto che si farebbe ricorso alla tecnica del “project financing”.

Marcello Medica


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