mercoledì 14 gennaio 2009

Calcio a 5 in crisi, a farne le spese anche il Pro Scicli


Sabato 27 dicembre 2008 è una data da ricordare per tutti gli appassionati di calcio a 5 e per i tifosi del Pro Scicli Caffè Moak. Infatti per la prima volta nella storia del futsal in Italia non sono state disputate due partite della stessa giornata nella massima serie per l’assenza di una delle due contendenti, e in uno dei due casi l’assenza era proprio quella della società sciclitana. Come previsto la società del presidente Vindigni è stata multata di 1.100 €, ha subito la sconfitta a tavolino con il punteggio di 6-0, è stata penalizzata di un punto in classifica ed è stata costretta a versare un compenso di 4.200 € nelle casse della società sfidante, il Bisceglie, per le spese sostenute per assicurare la regolarità dell’incontro. Tali avvenimenti sono da attribuire ai gravi problemi finanziari che hanno portato allo smantellamento della rosa del Caffè Moak che durante il mercato di Dicembre ha venduto tutti i propri giocatori mantenendo di fatto in squadra solo 3 elementi e affrontando le partite successive con i ragazzi dell’under 21. Tutto ciò lascia a dir poco perplessi se si pensa che solo lo scorso anno il Pro Scicli esordiva nella massima serie e che da neopromossa la società iblea prese parte alla “final eight” per l’assegnazione del titolo. La situazione però va inquadrata in un contesto nazionale dove è l’intero movimento del calcio a 5 ad essere messo a rischio dalla mancanza di fondi dovuti alla scarsa visibilità a disposizione dello stesso, nonostante il grande sviluppo degli ultimi anni abbia portato ad una irrefrenabile sud americanizzazione sia a livello di club che a livello di nazionale. Si parla di limitare l’utilizzo dei giocatori oriundi e di creare e potenziare i settori giovanili, al fine di limitare i costi gestionali, così come c’è chi attribuisce le colpe alla scarsa visibilità mediatica di cui dispone il calcio a 5, e reclama posizioni di rilevanza sul fronte mediatico-informativo, affinché anche il futsal diventi uno strumento di commercializzazione affidabile e produttivo. Tra pochi mesi si svolgeranno le elezioni dei vertici federali; probabilmente sarà l’occasione per voltare realmente pagina e per cercare di migliorare un sistema che vede ogni anno la “caduta” di qualche squadra a causa dei costi esorbitanti per il mantenimento delle società nella massima serie. Per i tifosi sciclitani, e per tutti gli iblei, rimane il rammarico per una favola nata solo lo scorso anno e già destinata a terminare in questa stagione, con il Pro Scicli che si avvia verso la retrocessione in serie A2. Forse una gestione più oculata delle risorse economiche della società avrebbe potuto evitare questa spiacevole situazione, ma probabilmente senza tali “eccessi” non si sarebbe mai arrivati a vivere le emozioni della massima serie; per cui tali sensazioni contrastanti non cancellano i dubbi su una stagione che poteva andare diversamente e che già a metà risulta irrimediabilmente segnata, e lasciano l’amaro in bocca a chi già pregustava, dopo le prodezze della scorsa stagione, un Caffè Moak in lizza quest’anno per la conquista del titolo.

Giovanni Lonico

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