venerdì 15 maggio 2009

Sbatti i mostri in prima pagina. Arriveranno le scuse ai fratelli Cascino?



Modica è rimasta scandalizzata, all’inizio di aprile, dalla notizia dell’arresto dei fratelli Cascino. Gaia, 28 anni e Ruggero, 24 anni, sono statti arrestati dalle forze dell’ordine per produzione e detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Gli organi d’informazione danno la notizia con gran rilevo sbattendo in bella vista le foto dei due giovani modicani. Due ragazzi improvvisamente umiliati e giudicati dai media come spacciatori.
Un giudizio che ha dell’inverosimile visto che i guai giudiziari dei Cascino sono dovuti al ritrovamento nella loro abitazione di due piante di Canabis Indiana, senza il fiore che ha il principio attivo, e vari oggetti per il consumo della droga. È chiaro a tutti l’uso personale delle piantine ritrovate. Come è sconcertante vedere i due mostrati come delinquenti senza la presenza di una minima prova sulla vendita di sostanze illecite da parte dei due giovani.
“Mi piacerebbe – dice il loro avvocato, Vincenzo Iozzia, - conoscere i nomi di questi fantomatici “clienti” dei miei assistiti, che avrebbero fatto scaturire un viavai dalla casa di Corso Regina Elena perchè da questo la polizia avrebbe dovuto effettuare la previste segnalazioni all'Ufficio Provinciale del Governo quali assuntori di droga”.
I Cascino, come era chiaro a qualsiasi persona dotata di buon senso, erano semplici consumatori, cosi come ha infatti sentenziato il Tribunale di Modica assolvendo entrambi con la formula “il fatto non sussiste”.
Sarebbe il caso che certi giornalisti, vogliosi di godere sbattendo il mostro in prima pagina, diano delle scuse ai fratelli Cascino e ai loro lettori.

Giorgio Ruta

3 commenti:

Moticanus ha detto...

vuoi vedere che adesso l'essere dei "semplici consumatori" diventi uno status da tutelare e preservare da occhi indiscreti?!?

La redazione: ha detto...

Nell'articolo non intendevo assolutamento questo ma volevo far notare, forse esprimendomi male, che l'essere consumatori non è uguale ad essere spacciatori. Perchè da spacciatori i Cascino sono stati trattati.

Giorgio Ruta

Moticanus ha detto...

No, no. Il tuo articolo esprime perfettamente il problema mediatico che s'è venuto a creare. L'aver proceduto velocemente ad etichettare i due come spacciatori di grosso calibro.

Però - per contro - buona parte dell'opinione pubblica li ha difesi a spada tratta, come se fossero vittime estranee a qualsiasi fatto.

Il mio pensiero, forse da antico (!), è che comunque quanto rinvenuto in casa loro sia deprecabile. Se non legalmente, almeno eticamente.

Buon lavoro, a presto!