sabato 9 maggio 2009

Il 9 Maggio 1978 veniva ucciso Peppino Impastato!



Era il 9 maggio 1978 quando in maniera brutale e pazzesca veniva ucciso Peppino Impastato. Il giovane giornalista e attivista indiscusso della lotta alla mafia venne picchiato a sangue e riempito di tritolo per poi farlo saltare.
Nella sua bara non ci fu nulla, come diceva la madre fu un funerale farsa, la bara senza corpo, ma piena di significato, di valore e di un coraggio capace di destare tanto allarme soprattutto in Sicilia, nonostante quello stesso giorno moriva per mano delle Brigate Rosse Aldo Moro. La mafia di Cinisi eliminò una figura importante, un ragazzo semplice e molte volte scherzoso; un ragazzo che attraverso il collettivo creato in paese con i suoi compagni, attraverso i giornali e la famosa Radio Out, metteva sotto e sopra i piani politico criminali dei mafiosi collusi. Il suo ricordo è ancora vivo, le sue azioni, i suoi gesti; il suo ricordo cammina grazie ai tanti compagni di una volta che lo raccontano, che testimoniano la sua lotta. Il suo ricordo è reso vivo dal fratello Giovanni, che quotidianamente gira nelle scuole, nelle assemblee facendo lezioni di legalità. Non abbassare mai la testa, cercare la giustizia, andare contro i potenti che con il loro potere ricattano e distruggono, questi i valori di Peppino e della gente che lotta, questi i valori che renderanno libera la gente umiliata dai politici e dai corrotti.

Francesco Ruta


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