mercoledì 18 novembre 2009

Degrado morale e mancanza di senso civico, campagna contro la maleducazione


Degrado e assenza di senso civico sono il frutto di un corposo e diffuso lassismo a tutti i livelli; si confonde, sempre più frequentemente, la democrazia con il diritto di ciascuno di fare quello che vuole.
Cattivi comportamenti, messi in atto certamente da pochi individui, ma capaci di incidere negativamente sull’immagine della città nel suo complesso, sono in continuo aumento e vanno stroncati.


Ciò appare dalla noncuranza con cui si compiono gesti, amaramente noti a tutti, quali abbandonare i resti dello spuntino o della bevuta per strada o in spiaggia, in chiesa come al parco, che sono beni di tutti; parcheggiare le macchine o i SUV nei posti riservati agli invalidi, sui marciapiedi o in modo da formare una barriera insuperabile, anche da una persona non in carrozzina; graffitare sui muri dei palazzi appena dipinti, sparare sigarette accese da macchine in movimento, lasciar cadere innocentemente per terra pacchetti vuoti o scontrini, saltare la fila, non rispettare le strisce pedonali, fare uso del manifesto selvaggio (dove fa comodo), salutare l’amico strombazzando con il clacson, andare controsenso, ecc., ecc..
Questo è un breve campionario di piccoli gesti di inciviltà che, anche se talvolta appaiono innocui, ciononostante restano segni evidenti di poca educazione.
Se ciò viene tollerato per un tempo prolungato, se non ci si indigna e non si protesta, questi atti si moltiplicano, si radicano, si legittimano, risultando, poi, difficile se non impossibile da correggere.
Questi comportamenti, infatti, non censurati e da troppo tempo non sanzionati, dal comune senso civico sono considerati come normali e naturali.
Ci si è convinti, infatti, che protestare sia inutile, oltreché impopolare, in quanto non serve a niente: impera, infatti una quasi generalizzata frustrazione e una muta rassegnazione che induce ad un punto morto, “non c’è niente che Io possa fare”.
Trincerarsi dietro una pretestuosa quanto fantomatica impossibilità è un evidente caduta personale di senso civico ed un modo vergognoso ed inqualificabile di abdicare alle proprie responsabilità di cittadino.
Questo è certo la spia di un livello di guardia, già abbondantemente superato, che deve far riflettere e, proprio per questo, necessita di una urgente inversione di tendenza.
Il cambiamento può e deve esserci, a cominciare dall’applicazione e dal rispetto delle norme e delle regole da parte di ciascuno di noi, dalla riattivazione dei controlli, dalla applicazione delle relative sanzioni per chi disattende una norma.


Far sentire la propria disapprovazione verso chi non ha senso civico è un dovere di tutti: chi trasgredisce è un incivile e va semplicemente multato per differenziarlo da chi non lo è.
E' necessario protestare, garbatamente ma fermamente, quando il furbetto di turno cerca di saltare la fila al bar come al supermercato o in macchina, quando qualcuno risponde "… ma sa,... è un bambino" o come quando chi parcheggia sulle strisce o in spazi riservati si giustifica con il classico “”……sto solo un minuto” o ancora quando il salumiere non usa i guanti per l’affettato o la pinza per il pane.
Non segnalare, non indignarsi, non protestare o, peggio, girare lo sguardo da un’altra parte in presenza di un gesto incivile, equivale a condividerlo.
Non allacciarsi le cinture, parlare al cellulare senza auricolare, scorrazzare in moto senza casco e con marmitte assordanti che in accelerazione scuotono i vetri degli infissi ed il sistema nervoso di decine di cittadini, depositare l’immondizia in aperta campagna, per strada o fuori dagli appositi cassonetti, non rispettare la segnaletica orizzontale e verticale, non significa “Essere liberi”, ma, semplicemente, INCIVILI.
Parallelamente, far rispettare le regole, multare chi trasgredisce, chi sporca il suolo pubblico, chi attraversa fuori dalle strisce pedonali (quando ci sono!) non significa essere intransigenti o crearsi inimicizie, ma semplicemente fare il proprio dovere.
La civiltà di un Paese e dei suoi abitanti si vede anche da queste cose.

Ferisce constatare come la nostra città stia diventando un luogo sempre più egoista e con scarso senso civico, dove il rispetto per gli altri e per le regole risulta ormai un optional, dove il trasgressore o l’evasore viene considerato un furbo da emulare e non un delinquente da denunciare.

Cittadinanzattivamodica intende lanciare un segnale perché da parte di tutti si contribuisca a modificare questo stato di cose, ricordando anche che, se le cose vanno male, non è solo colpa degli altri.

Da a parte di Cittadinanzattivamodica l’auspicio che l’invito a modificare la tendenza, ove condiviso, possa essere raccolto e sostenuto dalle varie testate giornalistiche e dai singoli cittadini, nei modi che ciascuno riterrà più idonei.

Conseguentemente con quanto sopra riportato, Cittadinanzattivamodica avvierà a breve una specifica Campagna contro la Maleducazione, aperta, come sempre, alla collaborazione di chiunque.

Il Coordinatore dell’Assemblea Territoriale
Dott. Salvatore Rustico


Nessun commento: