martedì 12 gennaio 2010

Una nuova prospettiva: sulla differenziata: “AVANTI TUTTA!”


Un'analisi della gestione dei rifiuti a Modica ci porterebbe molto indietro negli anni, ma volendoci concentrare sugli ultimi dieci, appare evidente come la politica e le amministrazioni che si sono succedute, non abbiano saputo attenzionare in modo adeguato il problema.

Infatti, se è vero che la seconda amministrazione Ruta pose in maniera energica la questione della individuazione del sito per una nuova discarica e che il consiglio decise di non decidere (con l'allora consigliere Torchi, poi due volte sindaco, a capeggiare i contrari alla discarica), è anche vero che tutto rimase nei termini di trovare nuovi spazi per conferire i rifiuti ma nessuno sforzo fu fatto nella direzione della loro riduzione e del loro riciclaggio.
Eppure già da diversi anni, forse dalla fine degli anni 80, a Modica si vedevano campane per la raccolta differenziata, ma si trattava, come nella maggior parte dei comuni, di una sorta di accessorio ingombrante e visibile per dire che si rispondeva ad un obbligo di legge, ma nei fatti non veniva avviato alcun servizio serio.
Nel primo mandato dell'amministrazione Torchi il tema rifiuti venne completamente ignorato, la raccolta differenziata rimase alle percentuali lasciate da Ruta e, anzi, addirittura diminuì, mentre il debito con il comune di Scicli e poi con l'ATO divenne stratosferico.
All'inizio del secondo mandato il sindaco Torchi, con il sindaco di Scicli alle calcagna e l'Ato ambiente che minacciava di chiudere le porte agli autocompattatori modicani, improvvisamente comincia a teorizzare la costruzione di una discarica in soli tre mesi e a sparare numeri e primati. Chiaramente nulla venne fatto nè tantomeno si riuscì ad avere notizia delle "decine di siti" dei quali il presidente Vindigni accennò in un consiglio comunale dedicato alla questione.
In questi anni, inoltre, diverse indagini hanno interessato la gestione dei rifiuti a Modica e ci sono state anche delle persone arrestate.
Come si può vedere l'analisi è triste e preoccupante.
Oggi sappiamo che il mancato avvio della raccolta differenziata ha comportato l'aumento vertiginoso dei costi e che il mancato raggiungimento delle percentuali previste dalla legge implica il pagamento di una penale che li appesantisce ulteriormente.
Sappiamo anche che le discariche attive in provincia hanno una capacità di accogliere rifiuti molto limitata e che il rischio della chiusura della discarica di Vittoria e più avanti, ma inevitabilmente, di quella di Ragusa, costringerebbe il comune di Modica a conferire i propri rifiuti fuori provincia e probabilmente in siti molto distanti (Motta S. Anastasia), con un aumento dei costi che sarebbe insostenibile.
Ad oggi non abbiamo notizia dell'individuazione di siti per nuove discariche ma sappiamo, altresì, che queste sono vietate dalla legge e che comunque avrebbero bisogno di tempi molto lunghi, non inferiori a due anni e costi proibitivi (9 - 10 milioni di € che dovrebbero sostenere i comuni che conferirebbero nella nuova discarica).
Pertanto appare molto chiaro che una decisione riguardo la gestione dei rifiuti non può più essere procastinata.
Il fatto che oggi Modica sia tornata pulita, anche in zone che da anni da anni non vedevano un colpo di scopa, non deve farci pensare che il problema è stato superato.
Riteniamo, quindi, coraggiosa, seria e indispensabile la scelta dell'amministrazione guidata dal sindaco Buscema di andare verso l'avvio della raccolta differenziata spinta;
infatti, nonostante gli altri comuni della provincia si siano tirati indietro (tranne Vittoria) di fronte alla possibilità di avviare il bando unico che avrebbe comportato una razionalizzazione del servizio e prodotto economie di scala capaci di ridurre notevolmente i costi, il sindaco Buscema e l'amministrazione da lui guidata, con in testa l'assessore al ramo Tiziana Serra, hanno scelto di andare avanti da soli e procedere con l'Ato alla redazione del bando per l'avvio in città della gestione integrata del ciclo dei rifiuti, in cui la raccolta differenziata diventa l'elemento centrale di tutto il sistema.
Il bando adesso è pronto ed è all'ordine del giorno del consiglio, dove, ci auguriamo, verrà ulteriormente verificato e, possibilmente, migliorato.
Il nostro movimento, esprime, tuttavia, una certa preoccupazione per il ritardo che si sta registrando nell'affrontare il punto, anche se comprende che, rispetto ad un atto così importante, è legittima la prudenza e l'analisi attenta di tutti gli aspetti, siano essi economici che funzionali;
tuttavia queste valutazioni dovranno avere tempi certi e celeri perchè Modica non può permettersi di aspettare ancora; diversamente nel giro di qualche anno i cittadini saranno costretti a subire aumenti veritiginosi della TARSU.

Siamo anche aperti a proposte alternative, se queste garantiscono gli stessi obiettivi che si prefigge il bando, ma su un aspetto non intendiamo recedere di un solo millimetro, ovvero scegliere in maniera responsabile una soluzione che vada nella direzione della raccolta differenziata, della riduzione dei rifiuti da conferire in discarica e si avvii un percorso virtuoso che porti, nel giro di pochi anni, la città di Modica fuori dal rischio di una emergenza rifiuti.
Una amministrazione che ha a cuore le sorti della città e di chi la vive non può esimersi dal fare scelte importanti, anche se queste dovessero, a prima vista, sembrare impopolari.
A causa di ignavie amministrative, Modica si trova nella situazione di dissesto che tutti ormai conosciamo e che le fa raggiungere primati di cui non andiamo certamente fieri.
Pertanto sulla raccolta differenziata diciamo:"AVANTI TUTTA"!

Modica, 13.01.2010

Piero Gugliotta
Una Nuova Prospettiva
movimento politico della città di Modica


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