domenica 25 ottobre 2009

Ex-hotel occupato a Ragusa dal collettivo La Fabbrica


Dal pomeriggio di oggi un gruppo di cittadini ha occupato lo stabile dell’ Ex-Hotel San Giovanni in stato di abbandono da ormai circa 10 anni. In tanti anni sono stati innumerevoli i tentativi, da parte di comitati, gruppi e singoli cittadini, di avviare con le amministrazioni comunali trattative per l’ assegnazione di uno dei tantissimi locali in stato di abbandono presenti in città.
Tali richieste hanno sempre rappresentato la reale esigenza da parte della popolazione ragusana di avere spazi aggregativi e culturali, spazi di agibilità politica e sociale, laboratori dove realizzare iniziative autogestite. Di fatto Ragusa mostra una desolazione culturale senza precedenti e totale mancanza di progetti sociali e di integrazione interculturale. Di queste mancanze il collettivo LA FABBRICA è stata sempre pronta a farsi carico nello spirito della cooperazione e della solidarietà, senza scopo di lucro, tramite iniziative sociali rivolte al coinvolgimento diretto della cittadinanza. Ma le risposte delle amministrazioni, quando non nettamente negative, sono state vaghe e inconcrete, dando così atto della pochezza dei politici e della loro incapacità di ascoltare le reali esigenze della cittadinanza. Ma adesso è impossibile continuare ad aspettare, adesso la questione è irrimandabile: in questi giorni assistiamo ai primi dei 327 sfratti dagli alloggi popolari. A queste famiglie rimaste senza un tetto e che attualmente occupano gli uffici dei servizi sociali, l’ amministrazione è incapace di dare risposte. A loro và la nostra concreta solidarietà, ci mettiamo a disposizione delle rivendicazione dei loro diritti e ci prenderemo carico della loro emergenza abitativa mettendo a disposizione gli spazi dell’ ex-hotel. Appare chiaro come anche a Ragusa, mentre i poteri forti si aggrappano ai loro privilegi e al loro parassitismo, la crisi colpisca esclusivamente i lavoratori, i disoccupati, gli immigrati e gli strati più bassi della società: le fabbriche licenziano nella totale indifferenza dei sindacati, del sindaco e della sua giunta, la crisi della cassa comunale ha privato centinaia di famiglie dello stipendio costringendole ad indebitarsi, i cittadini vengono vessati di rincari insostenibili delle tasse comunali e, come già detto, gli sfratti sono già in corso d’opera. Noi siamo stanchi di pagare la crisi che i padroni hanno generato!Abbiamo appreso dalle lotte di questo autunno, prima fra tutte quella degli operai Innse, che solo la lotta paga, che starcene a guardare permetterà ai poteri forti di continuare a derubarci dei nostri diritti e della nostra dignità. Per questo chiediamo ai cittadini di rifiutarsi di rassegnarsi alla disfatta e di unirsi alla nostra lotta!

.A FIANCO DEI LAVORATORI, DEI DISOCCUPATI, DEGLI .IMMIGRATI! .CONTRO GLI SFRATTI DAGLI ALLOGGI POPOLARI! .PER GLI SPAZI SOCIALI!

NOI LA VOSTRA CRISI NON LA PAGHIAMO!!

Collettivo LA FABBRICA

Nessun commento: