lunedì 7 settembre 2009

Ospiti: Pino Maniaci


Pino Maniaci, imprenditore edile, rilevò Telejato nel 1999. Prima Telejato era legata a Rifondazione Comunista[1].

Negli anni l'attività dell'emittente si è caratterizzata per la sua opera di informazione orientata alle notizie relative alla criminalità organizzata sovente con toni di denuncia in un bacino d'utenza caratterizzato storicamente dalla forte presenza mafiosa: Alcamo, Partinico, Castellammare del Golfo, San Giuseppe Jato, Corleone, Cinisi, Montelepre.



Altri temi trattati sono quelli relativi alla gestione amministrativa, questione ambientale, economia, degrado del clima politico, speculazioni sul territorio. [2][1]

Nel panorama informativo italiano Telejato è di fatto il punto di riferimento per redazioni e giornalisti nazionali che ricercano notizie nell'area di operatività dell'emittente (“Ambiente Italia”, “Le Iene”, “Sciuscià”, giornalisti de “l'Unità”, de “Il Foglio”, di “Liberazione”, del “Corriere della Sera”, di “La Repubblica”) [2].

Letizia Maniaci di Telejato, è stata insignita del premio Maria Grazia Cutuli come giovane giornalista emergente [2] [1].

Tra i collaboratori dell'emittente vi è anche Salvo Vitale, già conduttore con Peppino Impastato di Radio Aut[1].

Il direttore di Telejato, Pino Maniaci, non ha mai richiesto l'iscrizione nell'albo dei giornalisti. Il 30 marzo 2009 è stato rinviato a giudizio per esercizio abusivo della professione di giornalista [3], nonostante il 10 luglio 2008 fosse già stato assolto con formula piena in un altro processo per la stessa accusa, perché il fatto non sussisteva [4].

Le aggressioni mafiose [modifica]

Negli anni l'emittente e il suo proprietario, Pino Maniaci, hanno ricevute molteplici minacce e subito diversi attentati mafiosi, tra i più gravi c'è il "pestaggio" subito da Pino Maniaci nel gennaio del 2008 ad opera del figlio di un boss mafioso [5].

Il 17 luglio del 2008 viene incendiata una delle auto dell'emittente parcheggiata sotto la sede della televisione [6].

Pippo Maniaci, direttore della televisione comunitaria Telejato è sotto tutela da parte dei carabinieri.[7]

Cittadini, organizzazioni sindacali, organizzazione laiche ed ecclesiali, associazioni (e tra queste l'associazione Rita Atria) hanno promosso l'iniziativa "Siamo tutti Pino Maniaci" in solidarietà a Pino Maniaci

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