giovedì 31 dicembre 2009

Ai confini di Gaza. Lettera di un'amica


ciao ragazze e ragazzi,
sono al cairo dal 25 dicembre, con Salvuccio e quasi tutti gli aderenti alla Gaza Freedom March (1300 persone)vi scrivo per confermare che il governo egiziano non ci consente di raggiungere il valico di Rafah, bloccando gli autobus prenotati per trasferirsi (ufficialmente i pullman devono avere una scorta, per sicurezza, e il governo non concede la scorta), molte delle delegazioni non sono potute salire sugli autobus, altri hanno tentato di raggiungere al-Alarish, la citta egiziana vicina al confine, con i mezzi pubblici o con taxi privati, e tutti sono stati bloccati dalla polizia egiziana, alcuni trattenut in albergo ma nessuno degli internazionali e stato arrestato.
Da alcuni giorni stiamo manifestando per poter andare a Gaza, con azioni comuni a tutte le delegazioni di attivisti: il 27 abbiamo portato fiori e cartellini con i nomi dei palestinesi rimasti uccisi nei bombardamenti israeliani del 2008 su un ponte sul nilo al centro del Cairo, ma siamo stati allontanati e la polizia ha lasciato solo i fiori togliendo i cartelli (perche considferati messaggi politici), c e stato il tentativo di affittare diverse barche per una azione simbolica di sostegno alla popolazione di Gaza, con bandiere e candele da far galleggiare sul nilo eravamo in 300- 400 ma la polizia ci ha diviso e non ci ha permesso di affittare le barche, allora c e stato un corteo a piedi con candele lungo il marciapiede dell arteria che costeggia il nilo, dal punto dove dovevamo affittare le barche fino al centro della citta. il giorno dopo alle 14 abbiamo manifestato con striscioni e bandiere in presidio davanti ad una sede ONU, desiderando rimanere in sit in fino ad avere l ok per raggiungere Gaza, la polizia ci ha circondato con transenne, facendo cordone, e nessuna trattativa e stata possibile, eravamo almeno 500 persone. Questo presidio si e sciolto alle 20 senza che fosse possibile nessun accordo, dopo l intimazione di andarsene da partte di uno dei capi della polizia in borghese. Un piccolo gruppo di manifestanti (11 persone) e rimasto, e sono stati circondati da almeno 300 poliziotti, dopo mezz ora gli unici di noi rimasti ad osservare la sitiuazione e a dare supporto, da fuori delle transenne, sono stati allontanati definitivamente, tre egiziani del gruppo sono stati tirati via a forza e un palestinese-americano e` corso via mentre gli altri si sono appiattiti sul muro e sono rimasti la1, ma senza piu le coperte che erano state portate. Questti 6, tra i quali un italiano, sono rimasti tutta la notte e fino alle 14 del giorno dopo, ma nessuno si e' potuto avvicinare per dare loro acqua o cibo e neppure per parlare, la polizia ci diceva che potevano andarsene al ristorante, e noi che eravamo fuori siamo stati seguiti da agenti in borghese finche' non abbiamo preso un taxi.
Nel frattempo, da alcuni giorni la delegazione francese e' accampata davanti all' ambasciata, in una situazione molto simile, costantemente circondata e controllata dalla polizia, che impedisce di entrare e uscire da questo presidio e fa pressione perche nessuno si avvicini. Il coordinamento di tutte le delegazioni cerca di supportare un po' i francesi... ma e' un gran casino. Ieri siamo stati la mattina davanti all' ambasciata italiana, ci hanno fatto stare ma non si e' arrivati a nessun accordo. Gli americani invece sono stati bloccati per ore davanti alla loro ambasciata mentre tentavano di fare un sit in. Sono stati circondati in maniera serrata da cordoni di poliziotti in assetto antisommossa, e alla fine quando hanno deciso di andarsene sono dovuti rimanere molto tempo e lasciare il posto uno alla volta ogni 5 minuti. Ovviamente durante tutte queste azioni e' impossibile sostare dall' altra parte della strada e fotografare, e si viene immediatamente allontanati, senza esser toccati ma con urla molto efficati da parte di un numero considerevole di agenti in borghese. Ovviamente vengono a controllare i nostri alberghi e con malcelata innocenza si informano sulle nostre mosse, durante gli spostamenti a piedi ierieravamo seguiti platealmente... Ieri pomeriggio c' e stata un importante manifestazione davanti al sindacato dei giornalisti, dalle 14 alle 18, e di seguito molti degli aderenti alla GFM hanno sostenuto la manifestazione organizzata da alcuni movimenti egiziani. Ieri l' atteggiamento della polizia era piu rillassato perche eravamo in un luogo molto visibile, quindi ci hanno circondato ma consentivano di entrare e uscire dalle transenne ai manifestanti con piu facilita'.
Code Pink, che e' il movimento che ha messo in piedi tutta l' organizzazione, ha tentato anche una mediazione attraverso Susan Mubarak (moglie del presidente egiziano) la trattativa ha portato alla possibilita di partire per Gaza per una delegazione a scopi solo umanitari di 100 persone e gli aiuti materiali raccolti dagli aderenti, con il sostegno della Mezzaluna verde. Abbiamo saputo questo ieri sera e... apriti cielo! anche se l' intenzione di Code Pink era di tentare questa strada ma nel frattempo continuare a fare pressione perche tutti si possa andare a Gaza, la mediazione e' stata interpretata da una parte delle delegazioni (Forum Palestina, delegazione Irlandese, Sudafricana, meta' della delegazione francese che e' ancora in presidio davanti all' ambasciata, e altri ma nopnm sono molto sicura di chi era a favore e chi contro...) come un compromesso con il governo egiziano e quindi da questa notte in realta' il movimento si e' spaccato, solo un autobus con 60 persone e' partito con degli aiuti da partare ma il comitato dentro Gaza non e' daccordo che arrivino solo loro, non sembra esserci nessuna possibilita per tutti di andare a Gaza e in piu' ci e' arrivata notizia che Hamas sta tentando di monopolizzare la GFM, visto che gli internazionali non ci saranno, sara' molto piu facile che la societa civile di Gaza sia costretta a non fare la marcia ma solo piccole azioni in diverse parti della striscia, (altrimenti la manifestazione verrebbe davvero trasformata in un corteo pro Hamas, e nessuno vuole questo).
Domani ci prepariamo a manifestare di nuovo qui al Cairo, vi prego di seguire i comunicati, ci sono parecchi giornalisti in giro...molti egiziani, molti arabi, il manifesto, new york times, ...perche' non sappiamo bene cosa succedera', potrebbero succedere casini, inshallah!!!
un bacio a tod@s... hasta siempre
isa

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